6 luglio: Ripartenze

di Vittorio Martone

Come si usa dire in un'altra delle mie città adottive: "J'avemo fatta". Secondo quanto affermato ieri sera sul palco del Villaggio dello Sport, durante la cerimonia di chiusura di questa manifestazione, "il Rimini 2008 Sports for All Festival è ufficialmente terminato". È stata una serata segnata da una presentazione poliglotta (e come non salutare Layla che ha condiviso con me l'ennesimo "scuorno" - vale a dire vergogna - dello stare sul palco di fronte ad una marea di persone). Ed è stata una serata caratterizzata da una delle feste "inter nos" più gioiose di questi venti giorni. Sarebbe bello raccontare molti retroscena, ma l'ufficialità di questo sito non mi permette di prendermi certe libertà... E poi, così come amo che alcuni ricordi non vengano mai registrati attraverso foto o video, allo stesso modo penso che anche la scrittura debba lasciar posto, talvolta, all'utilizzo della sola memoria (personale o collettiva che sia).

Come si usa poi in genere in queste situazioni, è tempo di ringraziamenti. Alcuni nomi, nello sviluppo di queste pagine, sono saltati fuori. Altri quattro li voglio fare adesso, mandando un abbraccio a Carlo, Francesco, Giuseppe e Marco. Certi atteggiamenti, ne sono consapevole, possono apparire affettati. Dalla mia, posso solo dire che ogni citazione ha voluto rappresentare non tanto un tributo formale o un attestato di riconoscenza, quanto l'esternazione di un sentimento. Arrivati a una certa età, d'altronde, bisogna pure essere in grado di verbalizzarle le emozioni. Poi ci sono tutti quelli che il proprio nome scritto non l'hanno visto. Di questi, alcuni sono però apparsi in foto. Tutti gli altri, invece, sono certo che non posseggono un'indole narcisista tale da farli indispettire per questa mancanza. E con ciò, in sostanza, mi scuso per il fatto di non potervi citare tutti: siete in troppi. Vi sia di ringraziamento il pensiero che in ogni riga di questo sgangherato diario ci sono tratti delle vostre facce, che ho voluto gelosamente custodire fino a questa sera e che mi porterò dietro nel corso del viaggio estivo che da domani intraprenderò, consapevole del fatto che ognuno di voi saprà riconoscersi in quanto ho scritto.

(Per inciso, non sto a raccontarvi della "nuova avventura che ci aspetta ai Mondiali Antirazzisti" perché, a questo punto, la finzione letteraria in cui mi sono chiuso per un po' di giorni può dirsi terminata. Oggi è il 22 luglio, sono le 9 di sera e domani a ora di pranzo sarò partito per le meritate vacanze)

A mo' di bilancio di queste pagine, cosa dire? Sono certo che esse rappresenteranno per i lettori interni all'associazione un bello stimolo a ricordare, e forse qualcuno si commuoverà pure. Per quanto riguarda gli "esterni" che dovessero incapparvi, invece, il mio timore è di essere stato a volte troppo addentro io stesso alle cose per riuscire a far capire fino in fondo cosa stesse avvenendo. A mia discolpa, se di colpa si può parlare, torno alla distinzione fatta verso l'inizio di questo racconto tra vita vissuta e vita narrata. E me ne vado convinto che, dopo aver vissuto appieno, altra forma di racconto che questa non poteva esserci. Se piuttosto che annoiarvi dovessi essere riuscito a farvi incuriosire, sappiate che non sarà difficile avvicinarsi a questa associazione. E, magari, vi potrà anche capitare di incontrare un viaggiatore in Vespa che ve ne parli.

Buona estate.